SDB Zasoby

Buonanotte Ispettore SVA 5 mar 2014

Buonanotte dell’Ispettore di SVA
Il Centro Nazionale Salesiano di PG della Spagna
5 marzo 2014

In questa buonanotte voglio presentare il lavoro svolto dal Centro Nazionale di Pastorale Giovanile, con sede a Madrid.

Al passo della Congregazione
    I Regolamenti Generali (Reg 136; Reg 142) prevedono la creazione di strutture interispettoriali per il coordinamento e l’animazione.
    Il Capitolo Generale XIX volle aggiornare le strutture della Congregazione per portare avanti la ricca dottrina del Concilio Vaticano II, tra i cui insegnamenti spicca il nuovo approccio alla missione.
    Tale CG previde alcune strutture tra Ispettorie nelle aree della Formazione, della Comunicazione Sociale  e della Pastorale Giovanile. Concretamente, nel campo della Pastorale  Giovanile vennero creati i Centri Nazionali di Pastorale Giovanile. In questo momento tali centri esistono in Italia, India, Polonia e Spagna.

La Delegazione Nazionale e il Centro Nazionale di PG
    Questi Centri furono eretti dalle Conferenze Ispettoriali di questi Paesi, che li hanno sostenuti  con mezzi umani e materiali, li hanno diretti mediante un piano di azione previsto negli Statuti di questi organismi. Questi Centri vogliono potenziare il lavoro in rete nella Pastorale Giovanile tra le Ispettorie e favorire una Pastorale Giovanile di qualità.
     Una delle caratteristiche del Centro Nazionale di Pastorale Giovanile di Madrid – suppongo che si potrà dire qualcosa di simile per gli altri Centri nazionali della Congregazione – è il rapporto sussidiario con la Delegazione Nazionale di Pastorale Giovanile, l’équipe dei delegati ispettoriali di Pastorale Giovanile. In concreto, in Spagna la Delegazione Nazionale di Pastorale Giovanile orienta le funzioni del Centro Nazionale in ogni momento della storia.

Una équipe umana
   I progetti sono sostenuti da  équipes umane. La composizione  della équipe del Centro Nazionale fa vedere l’orientamento di tale struttura pastorale in questo momento concreto.
   Attualmente l’équipe del CNCPJ è composta dal Direttore (che è anche Delegato Nazionale di PG), l’incaricato del Pensiero (è un professore di teologia fondamentale), l’incaricato della rivista “Misiòn Joven” e dell’Evangelizzazione (è un professore di teologia pastorale), l’incaricato dell’ambiente della Scuola in Spagna, l’incaricato dell’ambiente Oratori-Centri Giovanili della Spagna, l’incaricato delle Piattaforme Sociali di Spagna, l’incaricato delle Parrocchie della Spagna.
    Il cardinale Walter Kasper ripete in molti suoi interventi che “l’evangelizzazione è una sfida teologica, pastorale e spirituale”. In questo senso, siamo convinti che la Pastorale Giovanile potrà essere di qualità se riusciamo ad armonizzare il pensiero e la pratica pastorale con la confluenza di teologia, pastorale e spiritualità.

Con alcune funzioni principali
    Quali funzioni svolge il Centro Nazionale di PG della Spagna? Gli Statuti, approvati dalla Conferenza degli Ispettori, parlano di tre funzioni (coordinamento, riflessione e proiezione pastorale) e propongono  che siano dirette alla stessa Delegazione Nazionale, a diversi agenti di pastorale salesiana e ad altri agenti di pastorale della Chiesa nella Spagna.
     Il contesto di questa comunicazione, una ‘Buona Notte’, non consente di fare una fotografia particolareggiata del contenuto concreto di queste funzioni. Mi riferisco solo brevemente all’importanza della programmazione del sessennio come uno strumento privilegiato e al rapporto con altre Ispettorie della Regione Europa Est, come una delle novità significative in questo ultimo sessennio. Finirò parlando della metodologia dei Seminari di studio.

Uno strumento privilegiato: la programmazione del sessennio
     Metto in evidenza uno strumento, la programmazione del sessennio, che se è ben orientata porta a un grande dinamismo pastorale. E’ evidente che un itinerario ben programmato facilita un buon cammino.
    Raccolgo, telegraficamente, le chiavi più significative della programmazione di questo ultimo sessennio:

  1. la evangelizzazione come opzione/scelta strategica,
  2. la formazione degli operatori come priorità,
  3. la offerta di esperienze significative di vita cristiana come orientamento,
  4. la proposta di una ‘metodologia di Seminari di studio’ come fattore di qualità.

Queste chiavi rendono possibile:

  1. una riflessione costante sulla realtà sociale e giovanile illuminata dal dialogo tra teologia, pastorale e spiritualità, con l’obiettivo di generare un rinnovamento delle proposte pastorali;
  2. l’apertura cordiale al magistero della Chiesa e della Congregazione nell’orizzonte in cui situare la Pastorale Giovanile;
  3. la preoccupazione costante per la formazione e la cura personale e spirituale degli operatori di pastorale  e dei loro formatori, come urgenza per questo tempo;
  4. la presenza significativa della Pastorale Giovanile salesiana nei luoghi ecclesiali e civili dove sono presenti i giovani.

Il rapporto con altre Ispettorie della Regione Europa-Est.
      Il lavoro coordinato con le altre Ispettorie della Regione è stata una delle novità più notevoli in questo ultimo sessennio per quanto si riferisce alla Pastorale Giovanile. Questi rapporti hanno arricchiti tutti noi e, indubbiamente, sono stati per gli uni e per gli altri uno stimolo per una migliore definizione della nostra proposta pastorale. Le nostre reti stanno superando gli ambiti locali o nazionali.

Un esempio di lavoro d’insieme: la metodologia di Seminari
    L’ultimo punto che voglio sottolineare è la necessità di dotare di qualità il pensiero pastorale che ci va guidando e la necessità di stare generando un pensiero condiviso e comprensibile.
    Abbiamo stabilito una metodologia di riflessione condivisa mediante Seminari di studio a tutti i livelli di coordinamento: riunioni del CNSPJ, riunioni della Delegazione Nazionale, Seminari di studio biennali per gli operatori di pastorale… riunioni della Regione Europa Est… riunioni delle varie équipes pastorali di ogni Ispettoria…
    L’argomento dei Seminari di studio durante l’ultimo sessennio è stato l’evangelizzazione. Abbiamo cadenzato il nostro passo alla riflessione della Chiesa e della Congregazione su questo tema.

    Per esempio, a livello di Regione abbiamo voluto mettere a fuoco, in questo Seminari, l’evangelizzazione nei nostri ambienti pastorali.
    La metodologia dei Seminari che abbiamo provato in questo ultimo sessennio è stata vantaggiosa e crediamo che darà il suo frutto al momento opportuno. Tale metodologia ha aiutato a dare maggiore informazione e formazione.
    Nel momento della storia che ci è toccato vivere, caratterizzato da una riduzione del numero di consacrati, possiamo correre la tentazione di ridurre le strutture di formazione e il percorso del pensare. Inoltre, la presenza di tanti laici, sempre più preparati anche teologicamente, ci obbliga a potenziare i percorsi di formazione, di pensiero e di discussione pastorale.

Buona notte!
Juan Bosco Sancho, sdb
Ispettore di Valencia - Spagna