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Don Bosco in India. Alcune lezioni ispiratrici del Passato e alcuni interventi innovativi del Presente

Don Bosco in India
Alcune lezioni ispiratrici del Passato
e alcuni interventi innovativi del Presente
17 marzo 2014

            Dice un proverbio: “Cerca dei nuovi amici, senza lasciare gli amici che hai già”. La storia dei Salesiani in India ha almeno 108 anni. Ề stata costruita sulle fondamenta solide lasciateci da veri pionieri missionari Salesiani; è una storia che continua a creare nuove e rivelanti frontiere per le situazioni multi-culturali dell’India che cambiano rapidamente.

            La storia Salesiana in India ha due fasi ben distinte. Nel 1906 il primo gruppo di Salesiani raggiungeva Thanjavoor, l’attuale Tamilnadu. Presto furono stabilite le comunità in parecchie parti del Sud-India ed il carisma Salesiano iniziò a diffondersi.
Userò questi pochi minuti che ho a mia disposizione per parlare della seconda fase della storia Salesiana e che è un terreno che mi è familiare a motivo del mio ministero.

            La seconda fase della storia si svolse nel Nord-Est dell’India e che fu chiamata “le Missioni dell’India”. Nel 1922 un gruppo pionieristico di Salesiani raggiunse l’Assam fino a Shillong. Il loro leader era Mons. Louis Mathias. Il gruppo consisteva di 11 confratelli; 6 sacerdoti e 5 Coadiutori, di quattro diverse nazionalità.

            Ề interessante rilevare alcune impressioni che Mons. Mathias aveva espresso prima di partire per l’India. Durante la solenne cerimonia della spedizione missionaria nella Basilica di Torino nel 1921, Mons. Mathias parlò delle Missioni dell’Assam usando espressioni come “la nostra terra promessa”, “terra che non ha uguali”, la “nuova Patagonia”. Riferendosi alle numerose lingue dell’India, specialmente nell’Assam, Mons. Mathias diceva: “Noi Salesiani parleremo la lingua del Signore e ripeteremo i prodigi della prima Pentecoste”. Quando arrivarono vi erano circa 5000 (cinquemila) Cattolici in tutto il territorio della Missione dell’Assam che aveva una popolazione di 7 milioni di abitanti. Il 24 Maggio 1922 al termine della prima Processione Mariana, i pochi salesiani dell’Assam si inginocchiarono davanti alla Statua di Maria Ausiliatrice e consacrarono le Missioni dell’Assam con una fervente preghiera: “Noi consacriamo a te questa terra, le sue montagne, i suoi fiumi, la sua gente e tutti gli abitanti”. Pochi anni più tardi i Salesiani e altri descrissero le Missioni dell’Assam come “il miracolo della Madonna”.

Vorrei sottolineare alcuni aspetti salienti di questo “Miracolo della Madonna”.

1. Crescita della Chiesa: All’arrivo dei Salesiani in Assam, l’intera Nord-Est India era una Prefettura Apostolica con un piccolo numero di 5000 (cinquemila) Cattolici. Oggi quella regione ha 15 Diocesi con una popolazione cattolica di 1,200,000 (un milione e duecento mila).

2. La Formazione sul posto: Non vi è dubbio che la Missione dell’Assam è stata fortunata per aver avuto alcuni dei più dinamici e zelanti missionari. Molti di loro hanno raggiunto l’Assam subito dopo la prima professione e alcuni arrivarono quando erano ancora novizi. Ề stata una decisione coraggiosa dei leader pionieri incominciare con la formazione iniziale, cominciando con il Noviziato in Assam. Contro la mentalità del tempo è stata una decisione coraggiosa quella di reclutare candidati dall’India ed aver permesso la formazione insieme ai candidati provenienti dall’Europa. La formazione sul posto ha grandemente contribuito a imparare le lingue locali e l’immergersi nelle culture del posto. Ề stato di grande aiuto nell’aumento delle vocazioni in India. Non sono in grado di pensare ad altre terre di missione che abbia visto i propri figlie e figlie del posto assumere responsabilità di leader in un arco di tempo così breve, grazie all’iniziativa della “Formazione in loco”.

3. Eroismo e Santità: Mons. Mathias aveva scelto come motto per il gruppo pionieristico: “audacia e speranza”. Non solo i pionieri ma anche i loro successori vissero questo motto. La Missione dell’Assam ha avuto e ha tuttora ancora delle situazioni che sono una vera sfida: terreno (orografia) difficile; centinaia di lingue che non hanno alcun rapporto l’una con l’altra; tradizioni e pratiche sociali contrastanti. Gran parte dei missionari hanno avuto una vita di eroismo e affrontato ristrettezze. Alcuni di loro hanno offerto la loro vita sull’altare del martirio. La storia continua. La santità che hanno vissuto ha dato i suoi frutti. La loro santità viene riconosciuto e sono sul sentiero per far parte della lista dei santi e dei beati Abbiamo alcuni nomi famosi come Costantino Vendrame, Oreste Marengo, Francesco Convertini, Stefano Ferrando.

4. La crescita straordinaria del Carisma Salesiano: Oggi l’India ha 11 Ispettorie. La più recente di creazione è l’Ispettoria di Silchar con il suo Patrono Giovanni Paolo II. Il prossimo 27 Aprile, giorno della canonizzazione di Giovanni Paolo II, verrà eretta una nuova parrocchia salesiana nell’Ispettoria, nello Stato di Tripura. Benché sia l’Ispettoria più giovane in India, tuttavia ha una lunga storia con Shillong, la culla della presenza salesiana nel Nord-Est India, che fa parte della nuova Ispettoria.

Andando oltre il Nord-Est India, vorrei presentare a colpo d’occhio l’attuale scenario dell’India Salesiana.

5. Nuove frontiere: In una nazione con 1 miliardo e 200 mila persone e con meno del 2% di Cattolici, l’impatto delle Istituzioni “Don Bosco” è al di la di ogni immaginazione. Don Bosco è vivo attraverso il tradizionale apostolato nelle Parrocchie, Scuole, scuole tecniche e Centri Giovanili. Tuttavia nei decenni recenti, molti interventi innovativi dei Salesiani in India stanno facendo un grosso impatto. Alcuni di questi interventi sono:

            (a)       Don Bosco (DB) Tech India: Ề iniziata una grande avventura di partnership tra i Salesiani e il Governo dell’India a livello Centrale e con i diversi Stati sotto la bandiera di DBTech India. Ha lo scopo di insegnare il mestiere utile alla vita di un milione e più di giovani, e di trovare opportunità di lavoro per loro. Don Bosco è diventato la più grande Organizzazione Non-Governativa insieme con il Governo dell’India nell’insegnare un mestiere ai giovani. Nel settore educativo e tecnico, sia formale che non-formale, Don Bosco sta facendo un grande impatto in tutta la nazione. Ogni Ispettoria ha parecchi interventi innovativi al riguardo

            (b)       IT World (Tecnologia dell’Informazione Mondiale). L’impatto dell’intervento di Don Bosco nella Tecnologia dell’Informazione Mondiale P molto rilevante nelle Ispettorie. Migliaia di giovani sono preparati nel settore della Tecnologia dell’Informazione Mondiale, agevolati dai Salesiani.

            (c)       Collaborazione con il Governo: Una frontiera innovativa è la collaborazione con il Governo e con altre Agenzie. Parecchie Ispettorie hanno firmato MoU (Convenzione) con i governi statali per la collaborazione. Nell’Ispettoria di Guwahati c’è un intesa-intervento per preparare 5000 insegnanti per le scuole governative. Ề stato il frutto dell’immaginazione di Don Thomas, Ispettore di Guwahati quando era Direttore dell’Istituto Don Bosco.

            (d)       L’Educazione per i poveri: L’India Salesiana ha una vasta gamma di scuole nell’ambiente rurale, e in tal modo fa sì che l’educazione sia possibile per i poveri. Gran parte delle Ispettorie hanno programmi di Educazione per ragazzi della strada, corsi estivi e corsi di ricupero, ecc.

            (e)       Educazione superiore: Don Bosco è diventato sinonimo di un’educazione di qualità. Negli anni recenti, i Salesiani hanno fatto sentire il loro impatto sulle scuole ad alto livello. Ề da notare che il College di primo grado dell’intera Congregazione è in Shillong, il College Sant’Antonio, iniziato nel 1934. Nelle varie Ispettorie si stanno erigendo parecchi College per venire incontro ad una educazione superiore. L’Università di Don Bosco a Guwahati, la prima Università Cattolica in India, sta facendo un veloce impatto a livello nazionale e internazionale.

            (f)        Interventi nelle aree per quanto riguarda la lingua, i media e la cultura: Ề ormai più che riconosciuto che parecchie lingue in India hanno sviluppato la scritture e la grammatica, grazie ai Salesiani. Un buon numero di Salesiani hanno contribuito alla traduzione della Bibbia in diverse lingue locali; hanno pubblicato numerosi libri liturgici e di catechesi, hanno prodotto una grande quantità di materiale audio-visivo in diverse lingue. Il “Museo Don Bosco” a Shillong è segno dell’apprezzamento e della promozione della cultura indigena.

            (g)       Intervento a favore della Gioventù a Rischio (YaR): L’intervento dei Salesiani nelle zone della Gioventù a Rischio ha conquistato l’attenzione della Nazione. A livello nazionale e ispettoriale, le attività YaR a favore dei ragazzi e della gioventù più povera sono ben coordinate e aiutano migliaia di vite giovanili a crescere e svilupparsi. Parecchie città e paesi dell’India hanno avuto simili interventi..

            (h)       Interventi nel settore socio-economico: I centri di apprendistato nel settore agricolo, fattorie modello, progetti a favore dell’irrigazione, modelli di assistenza finanziaria, ecc. sono parte integrale degli interventi dei Salesiani per migliorare le condizioni economiche standard delle popolazioni rurali. I Salesiani hanno una vasta gamma di lavoro e collaborazione con agenzie governative e non-governative in questo settore.

            (i)        Interventi a favore dei Rifugiati e Immigrati: L’Ispettoria di Nuova Delhi ha fatto un grande intervento a favore dei rifugiati da altre nazioni in collaborazione con L’Alta Commissione delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).

            (j)        A favore delle Nazioni confinanti: L’Ispettoria di Calcutta ha preso l’iniziativa di allargare la presenza e le attività Salesiane nelle nazioni confinanti come il Nepal (1993) e il Bangladesh (2008). L’Ispettoria di Mumbai ha esteso i suoi servizi al Kuwait. Si esaminano le richieste di intervento dei Salesiani di Don Bosco in altre nazioni dell’Asia.

            (k)       La Missione “ad gentes”: Grazie alla persistente attività del Dipartimento delle Missioni, c’è un risveglio della vocazione missionaria ad gentes nelle Ispettorie dell’India. L’India ha una popolazione immensa, e con la mancanza di personale e di risorse, le richieste non saranno mai accontentate. Un buon numero di confratelli delle Ispettorie Indiane presenti nelle varie missioni e nazioni e nei Centri Salesiani, e l’inaugurazione dell’”Aspirantato Missionario” nelle Ispettorie di Chennai e Guwahati sono segni della prospettiva universale e vibrante attività missionaria.

            Don Bosco col suo carisma ha avuto un impatto profondo e efficiente nell’India. Desidero qui ricordare con riconoscenza l’immenso contributo dei pionieri Salesiani e i loro successori provenienti dall’Europa e da altre nazioni che hanno realizzato il sogno di Don Bosco, e ora il sogno è realtà. Ci sono ancora molte sfide, e le opportunità sono ancor di più.
Buona Notte!

Fr. George Maliekal
Provincial Silchar India (INS)